Il Bcl continua a calare le sue carte, a questo giro, sul tavolo fa mostra di se il n°20, un grande numero che sta sulla maglia di un grande giocatore, Jacopo Pierini.
Una vera colonna portante del BCL, non solo perché fin da piccolo si è sempre allenato e giocato sui parquet della società, ma anche perché lo ha sempre fatto ad alti livelli, fin dalle giovanili, essendo stato un componente fisso nei migliori roster dei campionati d’eccellenza che venivano giocati.
Crescendo è entrato di diritto a far parte della prima squadra, dalla C silver alla Gold e adesso in B Interregionale, apportando in ogni serie un contributo importante, notevole quello del campionato appena terminato, dove Pierini ha girato ad una media di 6 punti a partita con un personale di 19 e un totale di 200 punti complessivi, realizzati nella stagione.
Classe 1997 alto oltre i due metri, una figura imponente, capace di dominare l’area piccola e da qualche tempo seguendo l’evoluzione del basket, si trasforma all’occorrenza in un lungo tiratore.
Ha un polso oltremodo morbido che utilizza spesso nei suoi ormai famosi - ganci -, capace ad ogni canestro realizzato di far esultare qualsiasi pubblico che unito ai tratti dolci del viso ad un sorriso che non gli difetta, coniugati con suoi modi gentili, lo porta a sprigionare un livello altissimo di empatia.
Attenzione però, quando è sul parquet non lo si può punzecchiare oltre limite, ragionarci successivamente, ovviamente in termini sposrtivi, potrebbe diventare un serio problema.
Coach Olivieri non avrebbe mai rinunciato per nessuna ragione al mondo alla sua presenza in campo ed in questo il Bcl lo ha accontentato volentieri.
Neanche Pierini avrebbe rinunciato ad esserci, a confermarlo è direttamente lui, “ Innanzitutto un grazie al Bcl che ancora una volta mi ha dato fiducia e dimostrato stima, non mi sarei mai perso la prossima stagione, quest’anno ci siamo divertiti e abbiamo raggiunti grandi risultati, il nostro gruppo è forte e molto affiatato, sono sicuro che il prossimo campionato potremo fare meglio, poi se così non fosse stato, avrei smesso di giocare, ho il cuore tatuato a fuoco con i colori biancorosso, come potrei vestire altri colori.”