Un mare di pupazzi di peluche di varie forme e dimensioni, che faranno felici i bambini ricoverati in Pediatria.
E’ la simpatica e graditissima donazione della società sportiva Basketball Club Lucca al reparto di pediatria dell’ospedale “San Luca” diretto dalla dottoressa Angelina Vaccaro, a seguito dell’evento “Teddy Bear Toss” organizzato domenica 21 aprile scorso in occasione di una partita della prima squadra del Badketball Club Lucca al palasport di via delle Tagliate. Un evento ormai diventato prassi su molti parquet d’Italia, con il coinvolgimento del pubblico che al primo fischio dell’arbitro, lancia sul campo da gioco una miriade di pupazzi di peluche. All’evento erano presenti proprio la direttrice e gli operatori della Pediatria, che hanno potuto respirare da vicino l’atmosfera del Palasport, assistendo all’emozionante lancio dei peluche e alla successiva partita.
A consegnare le scatole piene di splendidi pupazzi è stata un’ampia delegazione del Basketball Club Lucca formata dai rappresentanti della società: il Presidente Matteo Benigni, i vice Presidenti Ugo Donati e Umberto Vangelisti, il Presidente del Bcl-Lab Guglielmo Menchetti e il capitano della squadra Andrea Barsanti, accompagnato da alcuni compagni di squadra.
Un gesto che è nato con spontaneità e naturalezza, in virtù della indiscutibile vicinanza operativa delle due realtà, di fatto sia il BCL che il reparto di pediatria, si adoperano perché i bambini e i ragazzi crescano forti e in salute.
Ad accoglierli il direttore dell’ospedale dott. Spartaco Mencaroni, la direttrice della Pediatria dott.ssa Angelina Vaccaro e altri componenti dell’équipe, tra cui un altro medico, Laura Biancalani, e la coordinatrice infermieristica Monica Di Ricco.
Mencaroni e Vaccaro hanno quindi ringraziato i dirigenti e i giocatori della società per la grande sensibilità dimostrata, visto che la loro iniziativa contribuirà sicuramente a rendere più gioiosi e colorati gli ambienti del reparto e a dare un tocco di allegria ai bambini che devono trascorrere alcuni giorni, o anche solo qualche ora, in ospedale.
Donazioni come questa aiutano, infatti, a rendere più tollerabile la degenza dei più piccoli.