E’ finita 84/83, nel migliore dei modi, il Basketball club Lucca ha vinto anche l’ultima partita della prima fase del campionato di B interregionale, lo ha fatto davanti ad un grande pubblico e onorando come meglio non si poteva, un giorno speciale come quello del Basket Day.
Una giornata di sport e sociale, realizzata insieme alla Croce verde di Lucca, un momento molto importante, in cui volontariato, assistenza sociale e sport si uniscono per dare vita ad un unico soggetto che ha come mira principale, l’attenzione alla salute e al sostegno della popolazione lucchese.
Lo spettacolo, lo chiamiamo così perché quando si parla di pallacanestro si parla di spettacolo che è andato in scena al Palasport è stato uno dei più belli ai quali si sarebbe potuto assistere.
Interessi e motivazioni diverse hanno spinto il BCL e l’Arezzo a confrontarsi in modo aspro, a volte anche duro, ma sempre nel rispetto reciproco dell’avversario.
Il pubblico ha potuto godere ed esaltarsi di quel mix tra la materialità del gesto e l’immaterialità dell’anima che rendono il basket uno sport, forse l’unico, capace di suscitare nello spettatore emozioni come gioia, rabbia, frustrazione, felicità, tristezza, in un continuo alternarsi con tale e inimmaginabile rapidità da non riuscire neanche a pensarle.
Tanta è stata l’intensità in campo che riesce difficile anche raccontare la partita, ogni singolo secondo del match ha avuto ai fini del risultato un peso specifico altissimo, ogni più semplice azione ha sempre determinato una mutazione di stato.
Solo un paio di numeri per dare a chi non è potuto essere presente un immagine della partita, in 40 minuti di gioco, BCL e Arezzo si sono alternate al comando per ben 17 volte, sono state in parità 7 volte e il vantaggio massimo raggiunto da una e dall’altra franchigia nei rispettivi confronti, non ha mai superato i 9 punti.
Alla fine chi ha deciso le sorti della partita è stato il ferro che sorregge la retina, una piccola parte inanimata del basket a cui però spesso piace diventare il vero protagonista, il cronometro indica che restano solo 6 secondi a disposizione degli aretini per provare a ribaltare per la 18esima volta il risultato, tutto è organizzato bene, la palla giunge nella mani del migliore realizzatore della serata, 3 secondi ancora, il silenzio cala in tribuna, - sdenggg – è l’unico suono percepito, l’unico capace di scatenare reazioni tanto contrastanti in pochissimi millesimi di secondo, e se per i tifosi amaranto è sempre il silenzio ad accompagnare le loro emozioni per i restanti presenti arrivano improvvise ed energiche iniezioni di serotonina che si manifestano con urla da 120 decibel.
La prima fase si chiude con un carico emozionale grandissimo e una grande certezza, il BCL è pronto ad ogni sfida, c’è e l’ha ampiamente dimostrato, seconda, a solo due punti dalla prima in campionato, conquistando 16 punti da portarsi nella seconda fase, seconda anche qui, a solo due punti, nella nuova classifica approntata, da Oleggio basket.
Adesso ci sono 15 giorni per recuperare energie, curare qualche piccolo acciacco e allenarsi in vista della seconda parte del campionato che prenderà il via con una prima lunga trasferta il 16 Febbraio.