Mutuando una serie di termini puramente velistici che abbiamo appreso nei recenti match race di Luna Rossa, vogliamo dire che da domenica 28, il Basketball Club Lucca cercherà in ogni modo di abbandonare l’andatura di bolina che l’ha portata ad avere zero punti alla fine del girone di andata, ma girerà il timone per puntare dritto al traguardo confidando che il vento soffi sempre di poppa.
È stato un girone di andata difficile, reso complicato dalla consapevolezza che ogni partita giocata avrebbe avuto un peso determinante sull’intera economia del campionato, ne è ben certo anche coach Tonfoni
“ Sapevamo che era un girone di qualità ad alto contenuto tecnico e fisico, con Pielle e Spezia che obiettivamente sono un gradino sopra le altre, un Don Bosco che si è dimostrata molto coriacea anche se giovane e con caratteristiche simili alle nostre, ma un po’ più avanti nella preparazione e un Montale che ha fatto un bel exploit importante nella prima giornata di campionato contro la Pielle e poi ha vinto con noi al fotofinish l’ultima del girone di andata”.
Ripercorrendo insieme al coach il girone di andata, ricordiamo la prima partita, la giocammo in trasferta contro la corazzata Spezia basket, un esordio di campionato dal roboante risultato 86/103, fu una partita giocata all’arrembaggio, con molta voglia di giocare, affidata spesso però alle sole prestazioni individuali.
Poi è stata la volta del Don Bosco livorno, questa volta in casa, con una squadra, quella labronica molto giovane, guidata da un esperto Marco Aprea, dove il Basketball Club Lucca è andato proprio di bolina, zigzagando tra momenti di buon vento e altri di bonaccia assoluta.
Nella terza partita avemmo di fronte un’altra livornese, la Unicusano Pielle Livorno, una squadra definita con piena cognizione di causa, una formazione di serie B prestata alla C gold.
L’inizio dei ragazzi di Tonfoni fu fulminante, da lasciare tutti quanti con la bocca aperta, anche i livornesi ci avevano capito poco su cosa stesse accadendo in campo, erano sotto e in quei minuti non riuscivano in alcun modo a frenare l’esuberanza dei bianco/rossi, ma navigare di bolina è difficile, bisogna essere davvero bravi e “sgamati” ed ecco che la maggiore levatura tecnica della Pielle alla fine emerse, il risultato finale fu davvero pesante, quasi trenta punti il differenziale.
Infine l’ultima partita del girone con il Montale, anche questa una squadra giovanissima con all’interno del suo roster alcune belle promesse per un futuro basket nazionale.
Quella con i montalesi è stata una partita decisamente più equilibrata che ha lasciato però l’amaro in bocca per l’epilogo che ha avuto, davvero il rammarico è stato molto per essersi fatti scappare la reale possibilità di conquistare i primi due punti in campionato.
“Sono state tutte partite molto impegnative, abbiamo purtroppo sbattuto la faccia contro un campionato senior di livello alto, un’esperienza che ci servirà per il proseguo ma anche per il futuro per cui non c’è da fare drammi per le sconfitte subite, c’è invece da porsi un obiettivo a medio termine, non dobbiamo soffermarci alla singola partita ma guardare alla crescita del gruppo, i risultati per adesso non lo dicono, ma sta avvenendo a passi sostenuti, il lavoro in palestra sta dando i suoi frutti.”
Malgrado un girone di andata non redditizio per la classifica si è visto molto chiaramente il percorso evolutivo che la squadra sta facendo, dalla prima partita Tonfoni ha lavorato per migliorare uno alla volta i punti in cui la squadra aveva maggiori criticità, va da se che di lavoro da fare ce n’è ancora molto, ma nell’ultima partita giocata, si è potuto apprezzare la migliore organizzazione in difesa.
“Fin dall’inizio eravamo consapevoli e sapevamo che c’era da fare un importante passo avanti dal punto di vista difensivo e contro Montale si è visto, abbiamo difeso bene l’area, conquistando più rimbalzi dell’avversario e subito meno situazioni di uno contro uno e questo è positivo, dobbiamo crescere senza ombra di dubbio, però sono convinto che il girone di ritorno di questo mini girone, possa sortire sorprese più che positive.”
Adesso non resta che confidare in un vento forte di poppa da far srotolare lo spinnaker e veleggiare fino al traguardo alla massima velocità.